giovedì 3 novembre 2011

Lettere







Qualche giorno fa, un biglietto nella posta mi avvertiva di andare a ritirare un pacco. Mentre aspettavo che la signora della posta me lo desse fra le mani, ero la persona più contenta del mondo. Speravo che arrivasse da lui.

Ieri sera, al tavolo della mia cucina, amici che arrivano da lontano e che suonano il campanello, all'improvviso. Il piacere della sorpresa, di due bambini educati, di un'amica da stringere un po' e con cui parlare di tutto.

Da stanotte lui è l'indiscusso e meritato re del Portogallo, e come tutti anche io, a dispetto del suo e nostro essere schivi e timidi, in qualche modo devo annunciare e celebrare la sua vittoria. E' uno degli illustratori più bravi al mondo, ma difficilmente riesco a vederlo (solo) così perchè per me è l'amico con cui cresci, quello che pensa le tue stesse cose e con cui ti basta uno sguardo, quello con il quale ti confronti sempre, e a cui cammini vicino tenendo la mano.

Oggi è ormai decisamente autunno, ma era solo poco tempo fa quando con te, te, te e ovviamente te, naufragavo ogni giorno su quell'isola deserta, per risalire, dopo aver giocato per ore, solo al tramonto o a sera fatta.

5 commenti:

  1. pha: eccoti finalmente. mi chiedevo dove fossi finito. e mi chiedevo anche se quel catholic boy che compariva sul tuo skype settembrino fosse una citazione a jim carroll o alla spiaggia dei naufraghi. o tutti e due.

    RispondiElimina
  2. Alle spiagge. Adesso scusa, ma devo andare a porre rimedio ad un cattolica lacuna.

    RispondiElimina