martedì 29 novembre 2011

Sono 100 anni fa






Cento anni fa, in un punto imprecisato del Tavoliere d'Italia, nasceva mio nonno Matteo.
Da bambina credevo fosse Marcello Mastroianni, ed ero così innamorata di lui da chiamare ogni cosa -una bambola anche se femmina, un pupazzo di neve, un albero, un amico immaginario- con il suo nome. Mi guardava attraverso i suoi occhi verdi e i suoi occhiali azzurri e, qualunque cosa facesse, era geniale e divertente. Io lo guardavo ogni volta in una perenne attesa, mai tradita, di una magia imminente.
Oggi, ogni volta che guardo un gatto penso a lui, ogni volta che vado nella sua cantina trovo un regalo che lui mi ha lasciato, e che sembra abbia fatto apposta per me, anticipando i miei desideri. Oggi, ho la memoria dei suoi lunghi sorrisi, fatti con la sensibilità e la dolcezza di chi sa farti sentire che a te, proprio a te, sta riservando i migliori.

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